Hakan è un ragazzo turco di 25 anni e guida le mongolfiere. Ha avuto un ottimo maestro, Bulut, suo padre, un viaggiatore temerario. Sa riconoscere i venti e sa capire il linguaggio delle
nuvole. Dalla morte dell’amato genitore, che lo ha cresciuto insegnandogli il valore della bellezza, ha deciso di trascorrere il resto dei suoi anni a guardare il mondo dal suo pallone
aerostatico, dove le brutture degli uomini non arrivano. Anzi, ritiene che il trattamento riservato ai migranti sia il simbolo di come le cose non vadano bene. Cosa può convincere Hakan a
rimettersi in gioco? Forse cinque storie, vere, uniche, raccontate da un asceta ortodosso, che gli sveleranno il senso della vita.